Giulio Morganti

Giulio Morganti

Giulio Morganti

faceva parte, con il fratello Antonio, della famosa sartoria “Arte e Moda”, che fu a lungo il “salotto” culturale prima e dopo l’ultima guerra. Era stato anche lui suonatore di clarinetto, mentre il fratello Antonio suonava il genis e l’altro fratello Mario il sassofono. Divenne presidente dopo il Palagi, quando già si era insediato a Castagneto come maestro di musica Mario Del Zoppo. Con lui operarono ancora Mines Sarri, segretario, con cassiere Giuliano Giuliani, che poi lasciò il posto a Vilmo Viti, genero del presidente, ed ancora Augusto Maestrini, Sino Fontanelli, Rodolfo Calvello e Ivo Fancelli. Questi, già presidente della disciolta banda di Donoratico, si dette molto da fare per portare gli ex musicanti della banda della frazione nella banda maggiore a Castagneto. Abbastanza vivace, per nuovi impegni, anche il ruolo di bidello, che vide dal 1964 al 1968 Francesco Barsotti, seguito da Aldo Morganti “Campèra” e, dal 1974, Luciano Picci. Ma l’ innovazione maggiore fu l’avvento, nel 1970, del nuovo maestro, Sauro Scalzini, sotto il quale comparvero strumenti nuovi, gite sempre più lontane e attività che a Castagneto non erano neppure immaginabili. Quando mori il presidente, lo sostituì Giuliano Giuliani, che un anno dopo rassegnò le dimissioni.